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GRUPPO CARRON: LO SVILUPPO ECONOMICO E NEL SOCIALE A 360 GRADI

Oltre mezzo secolo di attività. Un fondatore simbolo del self made man: il Cav. Angelo Carron.
Un management che porta avanti la tradizione nel segno dell’innovazione: i fratelli Diego, Arianna, Paola, Marta e Barbara Carron.
Oggi il Gruppo composto da Carron Spa e Carron Bau con sede in Alto Adige opera su tutto il territorio nazionale realizzando gli interventi più complessi ed esclusivi con un approccio multidisciplinare.

1963

La nascita dell’impresa Carron con la guida del Cav. Angelo Carron, “il Cavaliere delle Sfide”
Quella del Gruppo Carron è una storia di oltre cinquant’anni che si poggia sulle solide fondamenta costruite dal Cav. Angelo Carron, a partire dal 1963, nella sede storica di San Zenone degli Ezzelini, Treviso.
La sfida comincia nel 1963 a bordo di una Cinquecento con la scritta: "Impresa edile Angelo Carron - San Zenone degli Ezzelini”.
Angelo Carron viene soprannominato il “Cavaliere delle Sfide” per il suo spirito imprenditoriale che lo porta, negli anni ‘80, anche a diversificare la sua attività, dalla realizzazione di opere d’edilizia civile alle infrastrutture, per continuare con il restauro di immobili storici.

Al ruolo nel mercato si aggiunge quello nel sociale e nel mondo sportivo con la conduzione del Giorgione Calcio in serie C2 e importanti partecipazioni al Calcio Treviso, Calcio Padova e sostegni a varie attività agonistiche. Un impegno portato avanti tutt’oggi dal Gruppo Carron.
L’azienda continua ad ampliare i suoi orizzonti e, nella seconda metà degli anni ‘90 approda in Alto Adige dove con l'Amministrazione provinciale firma un contratto da 45 miliardi per il restauro dell'Hotel Savoy a Merano e per la ristrutturazione dell'Accademia europea. La Carron spa ormai è entrata nel novero delle grandi imprese e si conquista la fiducia del presidente di Fondazione Cassamarca Dino De Poli che nel 1999 gli affida l'incarico di realizzare la nuova Università di Treviso, terminata a tempo record nell'ottobre del 2000.

2001

Il passaggio generazionale : continua la tradizione di sviluppo nel segno dell’innovazione
Nel 2001 al padre Angelo, morto prematuramente all’età di 58 anni, subentrano i figli: Diego nella veste di presidente del gruppo e le sorelle Arianna, Paola, Marta e Barbara con incarichi di direzione nei settori più importanti.
La gestione manageriale dei fratelli Carron, la massima attenzione all’innovazione, sicurezza e formazione, consolidano il trend positivo che porterà l’azienda ad affermarsi tra le più importanti realtà italiane del comparto. Nel decennio aumentano le acquisizioni di appalti in opere infrastrutturali, di edilizia civile e riqualificazione. L’azienda si pone nuove ambiziose mete e proietta sempre più il proprio orizzonte d’attività nel Triveneto. Oltre che a Treviso, vengono aperti nuovi cantieri a Padova, Verona e in Friuli. Un percorso di costante crescita che vede via via l’azienda impegnata, tra i tanti interventi, nella realizzazione dell’Aeroporto Canova di Treviso, nel restauro di Villa Emo, nella costruzione del polo universitario di Vicenza, nell’ospedale di Conegliano, nel recupero del Centro Culturale San Gaetano a Padova, nella riqualificazione della facoltà di sociologia a Trento e in diversi interventi infrastrutturali legati al miglioramento della viabilità a Mestre.

2010

L’edilizia sostenibile dalla ricostruzione di immobili a L’Aquila all’intervento di social housing Milano
Viene inaugurato nel 2010 il centro sportivo e natatorio Aquapolis di Bassano del Grappa, realizzato in project financing con l’amministrazione locale. Con l’edificazione della casa comunale di Onna, realizzata in bioedilizia secondo criteri di sostenibilità, l’azienda contribuisce al processo di ricostruzione in corso a L’Aquila a seguito del terremoto per conto dell’Ambasciata tedesca.
Con il cantiere per il social housing di Via Cenni a Milano, nel 2012 Carron è tra i protagonisti del più importante progetto di edilizia residenziale in legno a livello europeo in termini dimensionali. L’azienda consolida la propria presenza nella città meneghina aggiudicandosi anche il maxiintervento per il social housing di Figino, la riqualificazione del Palazzo direzionale Via Filzi e il restauro di Palazzo Turati, nuova sede della Camera di Commercio di Milano.

2014

Il Gruppo Carron rafforza la sua presenza in Alto Adige mentre Carron Spa segna la miglior performance del quinquennio in termini di valore della produzione
Il Gruppo Carron rafforza la sua presenza in Alto Adige fondando, nell’aprile 2014, Carron Bau: un’azienda con la stessa filosofia di Carron spa, improntata sul rigore, la valorizzazione del territorio e del capitale umano. Lo sviluppo aziendale di Carron Bau, con un’oscillazione del fatturato annuo che si attesta dai 20 a 30 milioni di euro, è continuo. Tra le opere realizzate, la nuova casa di riposo tecnologica “Grieserhof” e il nuovo complesso residenziale Paradise per Confcooperative a Bolzano, ma anche la nuova sede dei servizi provinciali di soccorso della Croce Bianca, Croce Rossa e dell’Avis di Mirano, il risanamento ed ampliamento dell’istituto Marcelline a Bolzano e la nuova scuola media a Selva Val Gardena, oltre ai 25 appartamenti a Merano allacciati al teleriscaldamento.
Intanto, a fine maggio 2014 l’azienda di San Zenone, tra i vari interventi, conclude l’intervento di ampliamento del Gardaland Hotel Resort (Castelnuovo del Garda, Verona) e segna una produzione di 177, 2 milioni di euro, la migliore del quinquennio 2011-2015, in crescita rispetto ai 140 milioni di euro registrati nel 2013 e ai 136, 4 milioni di euro dell’anno precedente.

2015

Il consolidamento nell’area lombarda e l’ampliamento del raggio d’operatività
Risultati operativi e capacità performanti consentono all’impresa di rientrare tra le realtà eccellenti del settore a livello nazionale: nella manifestazione annuale di Palazzo Borsa a Milano a giugno 2015, promossa da Global Strategy, Carron si attesta come modello ed esempio di fare impresa nella fase di più profonda crisi economica del dopoguerra. Prosegue il consolidamento nell’area lombarda: tra i principali lavori in corso nel 2015, il nuovo polo urbanistico del quartiere Fiera di Milano appaltato da City Life Spa a Milano, ma anche la realizzazione de La Città degli Alberi ad Arese.
Continua anche l’espansione nelle altre regioni del Centro-Nord Italia (Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Lazio).
Nel piemontese Carron ha avviato nel 2015 la realizzazione della nuova sede produttiva ecosostenibile Bulgari Gioielli S.p.a a Valenza (Alessandria), mentre a Padova ha avviato la costruzione il nuovo Polo Umanistico Università di Padova, appaltato dall’ Università degli Studi di Padova. Il bilancio di Carron Spa, nel 2015, registra un fatturato di 158,5 milioni di euro, in netta controtendenza rispetto all’andamento del mercato, con una posizione finanziaria netta che registra un saldo positivo di quasi 7 milioni di euro, passando dalla passività di – 6 milioni di euro registrata a fine 2014 ad una disponibilità positiva di 903mila- Inoltre, il patrimonio netto è salito nel 2015 da 54,6 a 58,8 milioni di euro, rafforzando la solidità patrimoniale, consentendo alla Carron di presentarsi come player ideale nel mercato, offrendo i più alti livelli di garanzie ed affidabilità.
Il bilancio consolidato del Gruppo ( Carron Spa + Carron Bau) nel 2015 registra un fatturato di 173 milioni di euro.

2016

La crescita della produzione del Gruppo
Il bilancio consolidato 2016 del Gruppo si è chiuso a 203,1 milioni di euro, in aumento del 17,3 per cento rispetto al bilancio consolidato 2015, con utile a 4,1 milioni di euro. A delineare lo sviluppo, anche il portafoglio lavori, che a fine 2016 vale 450 milioni di euro, di cui 150 milioni acquisiti nel corso dell’anno. Significativo, inoltre, il valore del margine operativo: la gestione del 2016 ha infatti generato 13,8 milioni di euro. Un marcato impulso allo sviluppo, nel 2016, è venuto dalla struttura in Alto Adige, Carron Bau. Tra le opere consegnate nel 2016, il restauro dell’Hotel extralusso Eden a Roma. Nell’ambito delle grandi infrastrutture, nel 2016 Carron si è aggiudicata l’appalto da 25 milioni di euro per la nuova tangenziale di Guidizzolo, che è la più grande e complessa opera viaria sinora appaltata Provincia di Mantova, mentre sono partiti i lavori di interramento dei binari della linea ferroviaria Trento Malè (14,3 milioni di euro). Tra le opere che hanno invece preso il via nel 2017, la costruzione della Cittadella della Salute a Treviso e i lavori per il complesso ospedaliero antisismico nel Comune di Fermo.

2017

La redditività crescente del gruppo e il continuo investimento degli utili in azienda per uno sviluppo sostenibile
Il bilancio consolidato 2017 registra un valore della produzione di 184 milioni 707 mila euro, con una redditività crescente: l’utile è salito a 7,3 milioni, in aumento rispetto ai 4,1 dell’anno precedente. “Fondi interamente reinvestiti in azienda per uno sviluppo sostenibile continuo”, spiega il presidente Diego Carron.
Tra le ultime opere consegnate a fine 2017 il nuovo polo logistico Gucci a Scandicci (Firenze) e il restauro dell’ex Palazzo delle Poste a Milano dove aprirà la prima sede italiana di Starbucks, mentre tra le più importanti opere appaltate nel 2017 c’è l’ampliamento del Franciacorta Outlet Village a Rodengo Saiano (Brescia). Il 2017 ha segnato anche il perfezionamento del nuovo assetto organizzativo del Gruppo, che consiste nella separazione delle attività nel settore immobiliare dal core business del Gruppo nel campo delle costruzioni: un’evoluzione che segue la logica della razionalizzazione e dell’efficienza che ha sempre guidato la gestione, con l’obiettivo di migliorare le performance, nel rispetto delle aspettative degli stakeholder.

2018

La crescita del portafoglio ordini e l’applicazione delle tecnologie di comunicazione più all’avanguardia nei cantieri per uno sviluppo continuo con investimenti anche nel welfare
Lo sviluppo del Gruppo si evince anche dal portafoglio ordini, che nei primi mesi del 2018 si attesta sui 505 milioni di euro, di cui 181 acquisiti nel corso del 2017 e primo trimestre 2018, di cui 415 per opere d’edilizia civile e 90 per infrastrutture, in crescita rispetto ai 407 milioni di euro degli ordini registrati alla fine del 2016.
Tra i cantieri ai nastri di partenza, quello per la costruzione dell’ospedale di Fermo, per cui Carron sta lavorando alla progettazione esecutiva dopo essersi aggiudicata l’appalto dalla regione Marche, mentre è in corso la realizzazione della “Cittadella della Salute” a Treviso. È stato inoltre da poco completato l’intervento di restauro dell’ex Palazzo delle Poste di Kryalos S.g.r. S.p.A. per conto del Fondo Pacific 1, in piazzale Cordusio, zona Duomo, a Milano, dove aprirà il primo punto vendita italiano firmato Starbucks Reserve™ Roasteries. Importanti anche i cantieri attivi nella Capitale, tra cui la ristrutturazione dell’immobile BNL che sarà completata a settembre 2018 e, nel settore dell’hotellerie, il restauro dell’Hotel Locarno, concluso nel mese di febbraio senza mai interrompere l’attività alberghiera. Nel milanese, tra i vari interventi, è stata da poco completata la riqualificazione dell’immobile in via Chiese per Generali Real Estate. A Trieste Carron sta invece consegnando la nuova sede principale di Allianz e sta lavorando al restauro di un altro prestigioso immobile di proprietà Allianz in centro storico che diventerà un hotel 4 stelle sotto il brand della catena americana Double Three by Hilton. A breve partiranno inoltre i lavori per la costruzione della più grande RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) della città di Torino. Nel settore delle grandi infrastrutture, procede, tra i vari lavori, il super cantiere per la variante di Vignola, arteria che diverrà fondamentale per i collegamenti tra le province di Modena e di Bologna,
“Sulla base delle commesse in portafoglio- anticipa l’architetto Diego Carron- per il 2018 è prevista una produzione di circa 190 milioni di euro. Tra i driver dello sviluppo c’è l’applicazione delle tecnologie più all’avanguardia nei nostri cantieri”. Un esempio? “Abbiamo intrapreso un procedimento di digitalizzazione che consente a tutti gli attori coinvolti nei vari progetti di comunicare utilizzando una comune interfaccia, il BIM (Bulding Information Modeling), che è la risposta del settore delle costruzioni alla diffusione delle information technologies- chiarisce il Presidente Carron- garantendo così un’ottimale coordinamento tra committenti, progettisti, produttori e lavoratori dell’impresa”. Ma oltre all’efficienza, lo sviluppo del Gruppo segue la via della sostenibilità, con continui investimenti nel welfare aziendale e nel sociale a 360 gradi. Tra le iniziative di welfare, i check up e le mammografie gratuite per le dipendenti ma anche gli investimenti nel sociale. Gruppo Carron partecipa alla Fondazione Altre Parole onlus per l’umanizzazione delle cure in campo oncologico, e insieme ad altre realtà imprenditoriali della Pedemontana veneta ha fondato nell’agosto 2017 Elios, la nuova onlus al servizio dell’Ulss 7 per la realizzazione di progetti di carattere sanitario. Il primo progetto si è concretizzato a dicembre scorso con la donazione di una sala operatoria digitale all’ospedale di Bassano, che è ora il primo nosocomio del nord Italia a poter disporre ora di una tecnologia per chirurgia mini invasiva di ultima generazione in grado di migliorare la qualità di cura dei pazienti oncologici. “L’attenzione alle persone dentro e fuori l’azienda è e sarà sempre al centro della nostra strategia di gestione per uno sviluppo responsabile”, questi i principi del Gruppo di San Zenone nelle parole dei fratelli Carron.

2019

Il gruppo continua a crescere: la produzione sale a 217 milioni e aumenta il portafoglio lavori.

Il 2019 si chiude con un importante segno positivo. La dimensione produttiva sale a 217 milioni di euro in aumento del 5% rispetto all’anno precedente; l’utile netto del bilancio consolidato migliora del +2% pari a 9,1 milioni di euro. Con un Ebitda che segna un +23% (YoY) raggiungendo i 15,9 milioni di euro, pari al 7,33% del valore della produzione (+18% YoY) e un Ebit che migliora del 21% a quota 14,4 milioni di euro, pari al 6,60% del valore della produzione, il Gruppo si conferma solido e in costante sviluppo.  A dimostrare la crescita è anche il portafoglio lavori che al 31 dicembre 2019 registra un valore pari a 913 milioni di euro, contro i 583 dell’anno precedente. Una crescita che corrisponde ad un’evoluzione quantitativa ma anche qualitativa: l’azienda conferma infatti la sua naturale capacità di penetrare il mercato di riferimento sapendone cogliere le mutevoli esigenze e allargando di conseguenza il proprio raggio d’azione.

L’ottima performance registrata nel 2019 conferma il nostro Gruppo tra i principali protagonisti del comparto edilizio italiano. È un risultato importante soprattutto se si considera la profonda e lacerante crisi economica che si è abbattuta nel corso di questi anni e che, come tutti sanno, si è drammaticamente ripresentata ora con la pandemia Coronavirus. I numeri ci confermano però che siamo sulla strada giusta: la nostra azienda è grande, è complessa, ma è soprattutto solida e non solo da un punto finanziario. Crescere ed evolvere su una base di valori, imprenditoriali ma anche culturali, forte e condivisa è da sempre la nostra volontà. I nostri principi evocano “economia ed etica”: valori che non possono prescindere l’uno dall’altro e che solo stando insieme hanno la capacità di cambiare il mondo. L’economia senza etica genera mostri, mentre l’etica senza economia non aggiunge alcun valore alla realtà. Dobbiamo ricordarcelo sempre, specie nei momenti di difficoltàspiega Diego Carron, Presidente del Gruppo.

2020

Economia e Etica: insieme per provare a cambiare il mondo

Il Gruppo Carron si conferma una realtà solida e in costante sviluppo.
L’esercizio 2019 ha visto un miglioramento di tutti i margini reddituali: la dimensione produttiva è salita a 217 milioni di euro in aumento del 5% rispetto al 2018, l’utile netto del Gruppo ha raggiunto i 9,1 milioni di euro (+2%).
Il blacklog al 31 dicembre 2019 segna un valore pari a 913 milioni di euro, contro i 583 dell’anno precedente. Una crescita che corrisponde ad un’evoluzione quantitativa ma anche qualitativa.

Crescere ed evolvere su una base di valori, imprenditoriali ma anche culturali, forte e condivisa è da sempre la volontà dell’azienda. Tutte le azioni messe in atto dal Gruppo si ispirano, da sempre, all’economia e all’etica: due valori che non possono prescindere l’uno dall’altro e che solo stando insieme hanno la capacità di cambiare il mondo.
L’economia senza etica genera mostri, mentre l’etica senza economia non aggiunge alcun valore alla realtà. Una cosa da ricordare sempre, specie nei momenti di difficoltà.

 

2021

Competenza, impegno, visione: la nostra forza contro la pandemia.

Dimensione produttiva pari a 250 milioni di euro, utile netto del bilancio consolidato pari a 9 milioni di euro in linea con l’esercizio precedente, portafoglio lavori a 826 milioni di euro: il Gruppo Carron ha tenuto testa al Covid chiudendo il terribile anno 2020 con un risultato più che positivo.
Per me, per la nostra famiglia, per tutta l’azienda è motivo di grande orgoglio.
Non scorderemo la paura, le preoccupazioni e i sacrifici che si sono alternati alle chiusure e alle riaperture dei cantieri. Ma ricorderemo come, nonostante tutto, non siamo mai venuti meno ai nostri obblighi sapendo altresì intraprendere molte nuove sfide. Lo abbiamo fatto tutti insieme, valorizzando le competenze e mettendo in campo quell’impegno e quella dedizione che da sempre distingue il nostro fare impresa.
La nostra mission aziendale “Insieme si Cresce” non poteva avere dimostrazione più concreta.
Ed è con questa consapevolezza, di forza e di valore, che guardiamo al domani e alle nuove sfide imprenditoriali che siamo pronti ad accettare. E a vincere.

Diego Carron, Presidente del Gruppo.