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Il Gruppo Carron tiene testa al Covid
13 aprile 2021

Il Gruppo Carron tiene testa al Covid

Edilizia, Restauro, Grandi Opere. ll Gruppo Carron si conferma un punto di riferimento nazionale per il comparto delle costruzioni in ambito privato e pubblico. L’esperienza maturata in oltre mezzo secolo d’attività rendono l’azienda, che ha sede in Veneto ma opera su tutto il territorio italiano, un interlocutore ideale per i progetti più complessi ed esclusivi.

Chiude il 2020 con una dimensione produttiva pari a 250 milioni di euro (erano 217 nel 2019) e un utile netto del bilancio consolidato in linea con l’esercizio precedente, pari a 9 milioni di euro.

Un risultato più che positivo considerando “l’annus horribilis” che ha messo a dura prova tutto il tessuto economico del Paese. Nonostante l’improvviso e prolungato semaforo rosso che il Covid ha imposto alle attività nei cantieri - che fa registrare una riduzione di Ebitda (-3% su 2019) e di Ebit (- 3% su 2019) rispettivamente a quota 15,5 milioni di euro (pari al 6,18% del valore della produzione) e 13,9 milioni di euro (pari al 5,50% del valore della produzione) - il Gruppo chiude il portafoglio lavori 2020 a 826 milioni di euro.

L’azienda che da sempre rappresenta un punto di riferimento nazionale per il comparto delle costruzioni sia in ambito privato sia in quello pubblico si conferma solida, forte e preparata ad affrontare anche le sfide più complesse. I risultati del 2020 dimostrano inoltre quanto visione imprenditoriale, diversificazione delle attività e innovazione dei processi aziendali possano fare concretamente la differenza.

Lato edilizia, nel 2020 sono stati conclusi, nel rispetto dei tempi, i lavori di realizzazione del nuovo polo internazionale H-Farm Campus a Cà Tron di Roncade. Proseguiti, sulla piazza milanese, i lavori di ristrutturazione del Nuovo Complesso a destinazione direzionale in Via Gattamelata e quelli di riqualificazione del complesso di Via della Moscova e Via Solferino.

A Padova continuano le operazioni di restauro conservativo e riqualificazione edilizia dello storico Palazzo Roccabonella. Proseguono anche i lavori relativi alle grandi opere di sanità pubblica sia in Veneto, con la costruzione della Cittadella della Salute di Treviso, sia nelle Marche con il cantiere del Nuovo Ospedale di Fermo.

Un’impronta importante viene lasciata anche in Trentino Alto Adige dove il Gruppo è capofila della progettazione ed esecuzione del maxi impianto di depurazione di Trento3 oltre che della realizzazione della circonvallazione nord-ovest di Merano.

Molteplici i progetti avviati nel corso dell’anno confermando un portafoglio lavori in continua espansione. L’azienda ha infatti intrapreso un’ampia opera di rigenerazione urbana su Torino e precisamente nell’ex area industriale “Lingottino” dove entro il 2022 verranno realizzate due nuove Rsa da 200 posti letto ciascuna. L’intervento, il cui valore supera i 50 milioni di euro, coinvolge il Gruppo nella duplice veste di committente e general contractor.  Al pari, sempre nell’ambito delle residenze per anziani, Carron ha annunciato un nuovo progetto in Toscana a Castelnuovo di Garfagnana dove nasceranno due Rsa distinte ma sinergiche, frutto della partnership tra il fondo Numeria Sgr e Senectus srl (società del Gruppo). Rilevanti gli sviluppi fronte hotellerie: l’azienda Carron nel 2020 è stata infatti scelta da Edizioni Property per realizzare il nuovo Hotel Bvulgari Roma, eccezionale operazione di riqualificazione e restauro conservativo firmata dagli architetti Antonio Citterio e Patricia Viel.